Claudio Ranieri, in racconta: “Fino a metà degli anni 90…il campetto della parrocchia che altro non era che uno sterrato e due zeppi a far da palo venne sostituito dall’associazionismo sportivo e dai grandi impianti…Strada e oratorio…sono cresciuto lì con il pallone in testa e tra i piedi ogni giorno… l’oratorio non è stato solo un luogo…di aggregazione…è la storia a mostrarci come i campi della parrocchia abbiano avuto un ruolo chiave…nel calcio made in Italy”.