Warning: Declaration of YOOtheme\Theme\Wordpress\MenuWalker::walk($elements, $max_depth) should be compatible with Walker::walk($elements, $max_depth, ...$args) in /home/customer/www/www.crisidelcalcioitaliano.it/public_html/wp-content/themes/yootheme/vendor/yootheme/theme/platforms/wordpress/src/Wordpress/MenuWalker.php on line 111

Riforma Primavera: qui conta solo la vittoria! Ecco il primo esonero. Ma dove stiamo andando?

Il 16 Ottobre Giampaolo Saurini, allenatore del Napoli Primavera da ben 5 stagioni è stato esonerato. Esonero arrivato dopo la quarta sconfitta in 5 partite. Esonero arrivato per mancanza di risultati. Fatale il 5-0 contro la Lazio, nel campionato Primavera 1. 

Questa notizia non sorprende affatto. Meglio dire fa riflettere, e dovremmo tutti riflettere molto partendo da qui.

Saurini è stato esonerato perché non stava trovando i risultati, non stava vincendo le partite!

Ma il fine ultimo del settore giovanile, non è la formazione? ed uno staff non dovrebbe essere  valutato  per le sue capacità di rifornire giovani calciatori alla prima squadra o ricavare plusvalenze dalla loro cessione? dopo aver facilitato, ovviamente, la formazione dell’uomo in primis?

Evidentemente no. Tante bellissime parole vengono tirate in ballo quotidianamente dagli addetti ai lavori, ma come giornalmente scopriamo, il vero scopo è vincere. Vincere sempre!

Perché vittoria nei settori giovanili, in Italia, è sinonimo di lavorare bene.  Vittoria divenuta il termometro dell’andamento di un movimento.

L’aver trasformato il calcio giovanile in un calcio dei grandi in miniatura è la nostra rovina!

La riforma primavera, ci sta portando a fare un’ulteriore passo indietro, ad allontanarci ancora di più dai bisogni dei nostri giovani, ad allontanare il talento dai nostri settori giovanili.

Rendendo il tutto sempre più simile al calcio dei grandi, con promozioni, retrocessioni,  esaltando così l’importanza della vittoria, ad essere valorizzati non sono i giovani, ma il risultato, “che da blasone al club”.

Rose costituite dai più grandi e maturi, nessun margine di errore, di crescita e poca voglia di lavorare per  (e non con) i giovani. Nessuna voglia di far emergere i ragazzi, ma di vincere la partita ed il torneo quello si.

Saurini prima vittima sacrificale di un movimento sempre più in confusione, che tenta di curare la sua malattia con lo stesso identico virus.

Ma che strada stiamo percorrendo? E perché?

Tag: , , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contattami: