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L’inizio del viaggio: crisidelcalcioitaliano.it

Salve a tutti, se siete qui sicuramente è perché avete a cuore il futuro del calcio italiano e non vi accontentate più delle solite notizie superficiali che vi vengono costantemente raccontate, ma anzi, volete scavare in profondità alla ricerca dei reali problemi del nostro movimento. Immagino però che prima di intraprendere questo viaggio insieme, vorrete sapere di più riguardo al chi sono e del perché ho deciso di creare questo sito.

Quindi, eccomi qui: mi chiamo Daniele Lalli, sono nato a Roma il 30 ottobre del 1988. Venire al mondo lo stesso giorno di  Diego Armando Maradona ed abitare a due passi da casa di Francesco Totti mi ha fin da subito fatto capire di cosa mi sarei nutrito da lì in avanti. Pane e calcio.

Cresciuto dando calci al pallone tra una via e l’altra a ridosso delle mura aureliane del quartiere appio latino a Roma, dotato di ordinarie capacità tecniche ed , ahimè, colpito dal Relative Age Effect (R.A.E.) e, come se non bastasse, con un netto ritardo di maturazione rispetto ai miei  coetanei, vidi sfumare in un attimo il sogno del me bambino: diventare calciatore.  Intuendo però, solo oggi,  di non essere in una posizione privilegiata per inseguire questa fantasia, ma di aver ricevuto molto di più: ginocchia sbucciate, partite in campi improvvisati, ed il calcio come amico. Lezioni di vita.

Cercando la mia strada mi trovai catapultato nel mondo dello studio, dell’università: Scienze motorie al Foro Italico di Roma, la mia Facoltà.

Più i giorni passavano e più notavo che aumentavano costantemente in me quesiti a cui non riuscivo a trovare risposte esaustive:  perché il nostro movimento calcistico non  brilla più come un tempo? Per quale assurda congiunzione astrale il nostro paese ha smesso di far emergere calciatori di qualità assoluta, simili a quelli che mi avevano fatto perdere la testa per questo gioco?

Consapevole che le spiegazioni fornite da stampa e addetti ai lavori fossero per me approssimative e poco esaurienti , ho iniziato a dedicarmi allo studio del calcio italiano con una lente d’ingrandimento sui settori giovanili, in cerca di nuovi sentieri e risposte. Gli stessi argomenti su cui è stata incentrata anche la mia tesi di laurea, che per ora mi ha permesso soltanto di indossare un copricapo di alloro per tre quarti della giornata, nel Marzo 2017.

Amare il calcio è il mio lavoro a tempo indeterminato.

 

Perché questo sito?

Seguendo il campionato italiano di calcio, si leggono spesso, anche se a fasi alterne, titoli riguardanti la crisi del calcio italiano. E’ di fatto divenuta oramai una consuetudine per il movimento calcistico italiano passare da momenti di totale esaltazione, magari per l’esordio di un giovane in serie A, a momenti scanditi da brusche e rapide cadute in uno stato depressivo, dove, nel tentativo di individuare i problemi e le possibili soluzioni, si parla sempre e solo in maniera superficiale di questioni apparenti: calciatori stranieri, seconde squadre, modelli da emulare.

Viviamo in un’epoca in cui il calcio è sempre di più nella vita di tutti, dove sono numerose le piattaforme che pubblicano notizie, ma sono merce rara quelle che scavano in profondità divulgando informazioni originali.

Nella certezza che il calcio italiano stia vivendo per davvero una crisi profonda e ben radicata, l’intento di questo sito è proprio quello di rendere noti a tutti  i fatti spesso ignorati, che sono alla base di questo smarrimento e che il movimento calcistico italiano, compreso chi si occupa di divulgare informazioni, si guarda bene dal rendere pubblici.

Ed è proprio osservando il gioco, ascoltando e leggendo le parole degli addetti ai lavori, analizzando con attenzione la grande quantità di dati a disposizione, che è possibile porsi quesiti assai diversi rinunciando a ricette semplicistiche che cercano la soluzione dei problemi senza partire dalle loro radici.

E’ proprio in queste fondamenta, il calcio giovanile, che risiedono le vere cause, i condizionamenti di fondo che minano il movimento calcistico italiano, le ragioni che gli impediscono di tornare a splendere. Baserò su questo le mie ricerche, tentando di raccontare,  in maniera autonoma ed indipendente, fatti e notizie utili e stimolanti, con lo scopo di fare luce sulle principali problematiche e  generare una sana riflessione critica.

 

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