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Fare Formazione alla Juventus

Il 20 Febbraio 2020 è stata per me una giornata davvero speciale. Successivamente all’incontro avuto a Vinovo con Federico Cherubini, Mercoledì 19 Febbraio sono tornato a Torino con l’incarico di svolgere formazione al settore giovanile bianconero.

L’emozione è stata davvero grande. La settimana precedente all’incontro è stata per me come aspettare da bambino l’arrivo di babbo Natale.

Parto dal JHotel intorno alle 9 così da essere per le 9:45 al centro di allenamenti a Vinovo. Al mio arrivo trovo subito un ricco buffet ad accoglierci e gli ultimi preparativi da fare.

Dopo una breve e lusinghiera introduzione da parte di Federico prendo la parola. Il mio intervento è durato circa un’ora, all’interno della quale ho toccato diversi argomenti.

Il titolo del mio intervento è stato: Il talento nel settore giovanile: Obiettivo Produttività.

Ho mostrato la realtà del nostro movimento cercando di rispondere ad alcune domande: Dove sono i fuoriclasse italiani? Perché il nostro movimento non riesce più a produrre “top player”? Dove sono i Totti, i Baggio, i Del Piero, i Pirlo, i Cannavaro, i Maldini e i Nesta del presente e del futuro?.

Il Relative Age Effect (RAE) con tanti dati per diverse fasce di età, Le selezioni sbagliate e le statistiche annesse, gli obiettivi fuorvianti su cui tutti sono concentrati, la mancanza di produttività, le metodologie poco efficaci attuate con i ragazzi e il confronto impietoso con le realtà estere più all’avanguardia. L’intero contesto che ci ha fatto rimanere  fermi all’età della pietra.

Ho parlato di tutto questo e l’ho provato a fare nel modo più appassionante e spontaneo possibile, perché servono nuovi sentieri e nuove soluzioni.

La Juventus si è dimostrata ancora una volta il club più importante del nostro movimento, aperto al confronto, curioso e propenso al futuro e all’innovazione.

Sono fiero ed orgoglioso di questa opportunità che mi è stata data. Per me è stato un momento di crescita personale da cui ho anche ricavato nuovi spunti e riflessioni.

Vorrei ringraziare tutti coloro che credono nel mio percorso e in un calcio italiano diverso. Un mattone alla volta costruiamo il cambiamento.

Confucio una volta disse: ” chi crede di farcela e chi crede di non farcela, spesso finiscono con l’avere entrambi ragione”.

Continuo a spingere guidato da passio

ne e amore per questo gioco. Questa grande soddisfazione ce la teniamo stretta.

La vita e le sue sorprese. A proposito di sorprese, guardate un po’ che regalo speciale…

 

A presto.

Daniele

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