” I migliori TALENTI classe 2001 del calcio italiano potranno mettersi in mostra da venerdì 24 a domenica 26 novembre a Coverciano nel Torneo dei Gironi”…. Recitava così la notizia apparsa pochi giorni fa sul sito della federazione italiana.
” I migliori TALENTI classe 2001 del calcio italiano potranno mettersi in mostra da venerdì 24 a domenica 26 novembre a Coverciano nel Torneo dei Gironi”…. Recitava così la notizia apparsa pochi giorni fa sul sito della federazione italiana.
Oggi parto da un articolo molto interessante scritto da Gianmarco Marchini, Quotidiano.net Il protagonista della nostra storia è stato un fuoriclasse in campo, lo è nella vita ed evidentemente anche nella programmazione. Un visionario, una decina di anni avanti a tutti, in grado di leggere in anticipo le situazioni ed attuare la migliore strategia, in campo così come fuori.
“Se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci, non siamo alberi” frase pronunciata da Snoopy, si il personaggio dei fumetti di cui C.M. Shulz fu l’autore. Partire dalla frase di un cartone animato, è quanto di più sano si possa fare nel momento in cui ci si interroga su quale sarà il nuovo anno zero, la strada da imboccare e percorrere , per dare nuova luce ad un movimento calcistico completamente al buio.
Nei giorni più cupi che il movimento calcistico italiano abbia mai vissuto nella sua storia recente, quando tutti cercano alibi e scuse tentando di sotterrare tutto dietro il nome di un allenatore blasonato, l’Ancelotti di turno per capirsi, c’è un uomo che non abbassa la testa, non si china al potere, anzi, sbatte in faccia a tutti la verità, senza paura.
Oggi – La Repubblica – presenta a partire da pagina 45 un’interessante ed intelligente inchiesta scritta a 4 mani da Maurizio Crosetti e Marco Mensurati. Il titolo è: LA CRISI DEL CALCIO ITALIANO: FISCHIO FINALE.
Triplice fischio dell’arbitro Lahoz, e tutto diventa realtà, le lacrime di Gigi Buffon si presentano davanti ai nostri occhi rendendoci immediatamente tutti vulnerabili, tutti con una sensazione di fallimento addosso, tutti inevitabilmente sconfitti. Il calcio italiano si spegne come in un Blackout improvviso di una grande città affollata e viva. Si cercano colpevoli e si punta il dito a destra e sinistra in preda ad una spasmodica ricerca di un colpevole da mandare in piazza nelle mani della gente, del popolo.